Una rivoluzione liberale per l’Italia

“Le polemiche odierne, forse anche a causa della foga della campagna elettorale, rivelano la vera concezione dello Stato che ha Berlusconi, una democrazia proprietaria, una democrazia ri-fondata sulla soggettività del proprietario. Il Premier, – ha affermato il Segretario Nazionale del PLI Stefano de Luca – ignorando i principi costituzionali, ritiene che se vincerà le amministrative potrà annientare il potere della magistratura. Quest’ultima reagisce a sua volta, in modo scomposto tanto da far dubitare seriamente della sua obiettività.

Ha ragione Bossi nel definirsi il vero asse portante del governo, e di questo i Liberali sono allarmati. D’altronde il turpiloquio usato dal capo leghista nei confronti del Presidente della Camera ne rivela il grado di cultura istituzionale.

Il PLI ritiene necessaria una rivoluzione liberale per l’Italia, non soltanto per modernizzare il Paese ma principalmente per ricondurre alla correttezza il linguaggio tra le forze politiche.”

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