Un articolo del segretario del PLI Stefano de Luca: Superare la transizione
SUPERARE LA TRANSIZIONE
La transizione italiana si è rivelata tanto lunga quanto disastrosa, perché ha logorato profondamente il tessuto democratico della società. Abbiamo attraversato un quindicennio di bipolarismo, che, anche per miopia della opposizione, di fatto, è stato soltanto berlusconismo e si è alimentato anche del suo opposto, finendo col disabituare gli elettori al confronto identitario.
La prova di tale deriva culturale è rappresentata dalla mancanza di voci alternative e di dissenso nei confronti di un federalismo, intriso di egoismo secessionista, nonostante la grande questione irrisolta del nostro Paese sia quella meridionale, che in realtà non è mai stata affrontata seriamente. Anche il cosiddetto intervento straordinario, di fatto, non è mai stato aggiuntivo, ma soltanto sostitutivo ed è andato principalmente a favore di imprese del Nord. D’altronde la pessima prova offerta dalle Regioni ed, in genere, dalle amministrazioni decentrate, in particolare nel Mezzogiorno, imponeva un più approfondita riflessione sulla opportunità di una scelta federalista, che invece con cinismo è stata accettata, perché la maggioranza di governo è stata condizionata dal ricatto di un partito dichiaratamente secessionista.
Una aggregazione centrista, moderata e liberale, se realmente vuole rappresentare una concreta alternativa al nefasto bipolarismo all’italiana, deve assumere un profilo nazionale e porsi come reale alternativa al leghismo imperante.
Il Paese potrà infatti cambiare passo solo se sarà capace di imprimere alle proprie scelte future una dimensione unitaria ed europea, sconfiggendo il provincialismo leghista e la vuota protesta giustizialista di Grillo e Di Pietro.
Nonostante una stampa servile si dedichi al dossierismo ed all’enfatizzazione del gossip, anziché a favorire, come dovrebbe, il libero confronto delle idee, sembrano aprirsi degli spazi di responsabile consapevolezza, che i liberali, con il loro ottimismo della ragione, devono incoraggiare, rendendosi protagonisti di una nuova stagione politica, fondata sui valori, anziché su un insopportabile, continuo, scontro tra curva sud e curva nord.
Stefano de Luca