Sessant’anni fa se ne andava Luigi Einaudi. Il ricordo del PLI

Sessant’anni fa se ne andava Luigi Einaudi. Il ricordo del PLI

Sessant’anni fa se ne andava il presidente Luigi Einaudi. Il Partito Liberale Italiano ne è stato culla e creatura. Era il 30 ottobre 1961, Einaudi aveva 87 anni e si trovava a Roma.  Einaudi ritardò di un giorno la partenza da Dogliani per raggiungere Roma: della sua morte sentiva già l’odore. Come ricordò Enrico Emanuelli, il senatore desiderava «prima mettere a posto alcuni libri: e questi libri, che formano un fondo selezionato con acume e raccolto con pazienza, nel loro ordine rispecchiano la più grande passione del padrone di casa». Un Signore sul Colle (Signore, il titolo prediletto da Einaudi, «il più bello — si espresse — fra quanti appellativi possiede la lingua italiana»). A Einaudi, il PLI desidera dedicare un ricordo commosso,  in vista dei festeggiamenti che il prossimo anno celebreranno il centenario dalla nascita del Partito e che a questa straordinaria figura dedicheranno uno spazio centrale. “Il liberalismo, prima ancora che una scienza della politica, è una filosofia di vita, un’arte di governo, una cultura storica, costituzionale ed economica, una lettura aggiornata della modernità, ma soprattutto è una scuola di etica laica che non ha eguali in tutta la storia del pensiero dell’umanità”: Luigi Einaudi ne è stato autorevole interprete e testimone. Ricordarlo è un dovere.

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