Referendum abrogativo della legge elettorale detta "Porcellum". Molti non hanno capito e si dilettano nel raccontare e discutere i propri sogni sulla legge elettorale perfetta. Oggi non è questo il tema: abrogando l'attuale "porcata" si tornerà automaticamente al precedente "Mattarellum". Se poi il Parlamento avrà la bontà di pensare e approvare un'altra legge, allora ne parleremo. Fino a quel momento dobbiamo concentrarci soltanto sull'obiettivo della cancellazione di questa vergogna e non perdere tempo a discutere sulla miglior legge elettorale possibile. Ecco la spiegazione integrativa del Presidente Scognamiglio. Organizzatevi per raccogliere firme preventive e a fare elenchi, allestendo banchetti per settembre: è l'ora dell'azione e non delle disquisizioni sui massimi sistemi.
Che cosa si può fare
Per eliminare questa grave manipolazione dei principi della democrazia e per prevenire i danni ulteriori che ne potrebbero derivare si può fare ricorso allo strumento previsto dall’art.75 della nostra Costituzione, che prevede l’indizione di un referendum popolare per l’abrogazione di una legge quando lo richiedano cinquecentomila elettori. L’abrogazione della “porcata” conseguente allo svolgimento del referendum avrà l’effetto di riportare in vigore la legge elettorale precedente che è stata sostituita (abrogata) dalla “porcata”, ossia la legge 3 agosto 1993 n.276/77. Quest’ultima prevede un sistema per due terzi maggioritario su collegi uninominali (475 seggi alla Camera e 232 al Senato) corretto con una proporzionale per il residuo terzo: si tratta di un sistema che non può essere definito ottimale (e del resto nessun sistema elettorale lo è), ma è comunque incomparabilmente migliore della “porcata” sotto il profilo del rispetto dei valori e dei principi della democrazia.
Dunque coraggio, cari amici della democrazia liberale, questa è una cosa che si possiamo – e soprattutto dobbiamo – fare.