PLI vs PLE: provvedimento del 30-09-2021
Con provvedimento del 30-09-2021 (comunicato il 4-10-2021) il Tribunale di Roma, Sezione Imprese, XVII, rel. Basile, ha inibito ex art. 700 c.p.c. l’uso di marchio, simbolo e denominazione all’associazione Partito Liberale Europeo accertando che questi appartengono solo allo storico Partito Liberale Italiano, fondato nel 1922 e protagonista da quasi 100 anni della storia d’Italia. Il provvedimento riconosce che il PLI è un partito politico iscritto al Registro nazionale dei partiti politici riconosciuti, che ha depositato marchi e simboli, denominativi e figurativi, presso l’UIBM e che, secondo la giurisprudenza di legittimità e di merito, le associazioni godono della tutela del diritto al nome, «che si traduce nella possibilità di chiedere la cessazione di fatti di usurpazione (cioè di indebita assunzione di nomi e denominazioni altrui quali segni distintivi), la connessa reintegrazione patrimoniale, nonché il risarcimento del danno ex articolo 2059 codice civile, comprensivo di qualsiasi conseguenza pregiudizievole della lesione dei diritti immateriali della personalità, compatibile con l’assenza di fisicità e costituzionalmente protetti, quali sono il diritto al nome, all’identità ed all’immagine dell’ente». (Cass. civ. Sez. I Sent., 16- 11-2015, n. 23401); che, difatti, “ogni partito politico beneficia, ai sensi dell’art. 7 c.c., della tutela della propria identità, la quale trae fondamento dagli artt. 2, 21 e 49 Cost., riassumibile nella denominazione e nel segno distintivo, ed esprime l’esigenza di evitare nel dibattito pubblico il pericolo di confusione in ordine agli elementi che caratterizzano un partito come centro di espressione di idee e di azioni (Cass., Sez. 1 – , Ord. n. 11635 del 16/06/2020)». Al contrario, risulta che «la denominazione “PARTITO LIBERALE EUROPEO” adottato dall’associazione non riconosciuta – partito politico resistente risulta del tutto simile al nome “PARTITO LIBERALE ITALIANO” del partito politico ricorrente; che esso è addirittura identico nel nucleo essenziale “PARTITO LIBERALE”, considerata anche l’estensione territoriale nazionale in cui operano entrambi i partiti in causa; che tale situazione genera possibile confusione ed inganno nel pubblico e nei i destinatari, anche solo potenziali, dell’attività del PLI». Il Partito Liberale Italiano è assistito da D&D Avvocati Associati con un team composto dal prof. Nicola de Luca e dall’Avv. Giuseppe Ardone.
Di seguito il link al provvedimento: