Manifesto per il PLI delle assemblee pugliesi
L’assemblea degli iscritti,
Premesso che
Il partito liberale che vogliamo è un partito rinnovato-snello-dinamico-trasparente, che guarda al passato solo per non replicare gli errori commessi e per rigenerare, rendendole attuali, le idee vincenti del liberalismo. Un Liberalismo capace di essere all’altezza delle sfide del momento.
Il partito che vogliamo è peraltro organizzato in modo semplice e leggero, per federazioni regionali, autonome ma fortemente coese intorno a un leader nazionale, autorevole (ma non autoritario), presente e che dia concrete risposte alle esigenze territoriali.
Il partito che vogliamo ha, inoltre, quale obiettivo politico prioritario da perseguire la realizzazione dello Stato minimo. In Italia infatti lo Stato è uno dei più efficaci strumenti per comprimere lo slancio dell’iniziativa individuale e insinua la sua ingerenza in quasi tutti i campi della vita economico-sociale del Paese. Sicchè ogni giorno – e quasi in maniera maniacale – il PLI deve strutturare la propria azione per ricordare agli Italiani che lo Stato è tenuto anzitutto ad assicurare ai Cittadini poche funzioni/servizi essenziali (sanità – istruzione- giustizia – difesa militare – ordine pubblico – grandi infrastrutture – tutela ambiente e patrimonio artistico-concorrenza). E solo quando avrà reso in tali ambiti risultati eccellenti, si potrà pensare a espandere la sfera di intervento in (pochi) altri settori, difficilmente affidabili (utilmente) ai Cittadini, alle Famiglie e/o alle Imprese.
Vogliamo, altresi’, un partito che faccia dell’abbassamento sostanzioso della pressione fiscale/tributaria il suo secondo cavallo di battaglia. Non è più possibile che ci siano Cittadini onesti e virtuosi ai quali lo Stato (oggi) sottrae –solo con le imposte dirette- oltre il 60% del reddito prodotto. Anche perché in tal modo si frustrano i Cittadini e si comprimono grandemente gli spazi di libertà. La riduzione dell’enorme spesa pubblica italiana (oltre 750 MILIARDI di Euro annui pari a quasi il 48% del PIL) unitamente all’alienazione dell’enorme patrimonio pubblico (mobiliare e immobiliare), consente certamente di ridurre sensibilmente la pressione fiscale diretta e ha effetti benefici sull’intera economia del Paese.
Il Partito che vogliamo è infine orientato verso la CLEAN ECONOMY e verso tutto ciò che è EKO. E’ un partito che dunque costruisce il suo programma economico per la crescita dell’Italia sulla Economia Pulita, intesa come:
-sviluppo delle energie rinnovabili;
-sviluppo delle bioarchitetture e della bioedilizia;
-sviluppo delle tecnologie per il recupero integrale dei rifiuti solidi urbani (RIFIUTI 0);
-sviluppo delle tecniche per il riuso di carta-vetro-plastica-alluminio;
-sviluppo del risparmio e dell’efficienza energetica.
Questa dunque l’azione politica che deve perseguire il partito se intende veramente ritrovare la ragione principale della sua formazione e della sua esistenza: ridurre l’ingerenza dello Stato a quelle poche funzioni a cui la sua natura specifica lo chiama, lasciando libero il campo allo sviluppo e alla crescita dell’iniziativa individuale. Informato a questa azione il PLI sarà vincente e la sua vittoria sarà anche quella dei Cittadini più bisognosi che –migliorate le proprie condizioni economiche- non crederanno più alle politiche stataliste/assistenzialiste/ di larga parte delle attuali forze partitiche nazionali, orientate a regolamentare ogni cosa e a far intervenire lo Stato in ogni minimo atto della vita privata. MENO STATO, MENO TASSE, PIU’ CLEAN ECONOMY dovrà essere quindi da oggi lo slogan assordante del Partito Liberale Italiano, nel solco dell’insegnamento einaudiano.
Considerato da ultimo che i suindicati obiettivi politici prioritari sono totalmente alternativi a quelli di taluni partiti di sinistra (SEL-PRC) e di destra (LA DESTRA-LEGA) e rilevato che –in questi anni- i Liberali in Europa hanno costruito alleanze politiche vincenti con i partiti Popolari Europei, mentre il Partito Liberale Italiano –non operando alleanze- si è di fatto isolato nello scenario politico nazionale.
Tanto premesso e considerato sull’organizzazione interna del partito e sui (sintetici) prioritari punti politico-programmatici cui il partito dovrà ispirarsi, l’Assemblea
RITIENE
imprescindibile chiedere la costruzione di un partito liberale nuovo e moderno, capace di catalizzare l’attenzione del Paese e di attrarre nuove generazioni e nuovi soggetti con tematiche altamente innovative.
DELIBERA
conseguentemente di affidare ai delegati il compito di appoggiare congressualmente chiunque abbraccerà il presente manifesto e si impegnerà a cambiare, rinnovandolo profondamente, il partito.
IMPEGNA
tutti i delegati provinciali a coordinarsi con i delegati delle altre province pugliesi, affinchè unitaria sia la delegazione pugliese in sede congressuale nazionale