L’Occidente affronti unitariamente la crisi

“L’Europa sta vivendo un momento molto difficile a causa di una crisi finanziaria importata dall’America, dove in realtà si è formata la bolla finanziaria, che ha contagiato tutte le economie del mondo. L’assurdità della situazione attuale è che tutte le agenzie di rating, che stilano le pagelle di affidabilità degli Stati, siano tutte statunitensi e che finora non pare abbiano usato uguali parametri di rigore per gli Usa. Indubbiamente l’Italia, – ha affermato Stefano de Luca, Segretario Nazionale del PLI -particolarmente colpita, vive una condizione di maggior debolezza a causa del proprio debito e dell’elevata spesa pubblica. L’Europa, a sua volta, sconta la carenza di poteri sovra-nazionali in materia economico finanziaria, ma, nel suo complesso, non si può ragionevolmente ritenere che abbia un sistema più debole di quello dell’altra sponda dell‘Atlantico. Le attuali difficoltà devono certamente indurre gli Stati europei al superamento degli egoismi nazionali, onde pervenire ad un nuovo sistema istituzionale comunitario più forte. Tuttavia, senza strabismi od egoismi, è necessario che la solidarietà occidentale tra Europa ed Usa venga rafforzata. Altrimenti, prima crollerà il Vecchio Continente, ma trascinerà anche l’economia americana  e finiranno col prevalere  quelle dei Paesi emergenti. I sacrifici cui è chiamato il nostro Paese saranno, quindi, utili soltanto  se costituiranno un tassello di un complessivo progetto virtuoso dell’intero Occidente, che per troppo tempo ha vissuto al di sopra delle proprie possibilità.”

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