Lettera aperta all' On. Marco Pannella
Caro Marco,
tu sai bene che da sempre condividiamo la battaglia di civiltà volta ad attuare condizioni carcerarie umane. Il giustizialismo dominante di una parte politica ed il senso di colpa diffuso nell’altra, hanno prodotto la conseguenza che il problema sia stato ignorato.
Chi, come te, meglio, e come me, più modestamente, ha sempre rivendicato i principi contenuti nella Carta dei Diritti dell’Uomo e nella Costituzione riguardo alla dignità dei detenuti, è stato sempre guardato con un certo sospetto. Per me, palermitano, tale atteggiamento è risultato particolarmente odioso.
Il gesto estremo, di cui ancora una volta ti sei dimostrato capace, onora te e la tua stessa parte politica, cui per tradizione, come ben sai, noi liberali, siamo sempre stati vicini, per la derivazione da un comune filone culturale.
Sei riuscito nell’intento di imporre all’opinione pubblica ed alla cosca mediatica, di rompere il silenzio assordante sull’ argomento, che, più in generale, ha annichilito tutte le forze di minoranza e in particolare quelle laiche, liberali e libertarie.
È troppo importante che tu recuperi tutta la tua forza per continuare l’impegno e pervenire a qualche risultato concreto.
Il piccolo, ma orgoglioso PLI, sarà al tuo fianco nelle prossime iniziative, che riterrai di assumere sull’argomento.
Rimettiti presto in forze e considera me, ed indistintamente tutti i liberali italiani, pronti ad ulteriori, anche dirompenti, manifestazioni.
La civiltà di un Paese si misura dalla qualità del suo servizio giustizia e più specificatamente dall’umanità della condizione carceraria.
Un caro affettuoso abbraccio.