Corrispondenza tra il Segretario Nazionale de Luca e Alfredo Biondi

Roma, 8 dicembre 2010

 Caro Alfredo,

innanzi tutto grazie per la riaffermata disponibilità a metter in campo la Tua lunga storia di liberale ed il Tuo prestigio per rafforzare l’immagine di un movimento liberale autonomo, come da sempre è il P.L.I., di fronte alle nuove prospettive che si aprono nel sistema politico del Paese.

Le difficoltà dell’Italia impongono di superare un bipolarismo da tifoserie contrapposte per ritornare ad una politica fondata sui valori etici, culturali e storici, che sono propri della tradizione liberale.

A tal fine, il nostro Consiglio Nazionale di Fiuggi dell’ottobre scorso si è concluso affermando la disponibilità dei liberali italiani a concorrere alla formazione di un nuovo polo politico che si proponga come principale obiettivo quello di ricostruire il tessuto rappresentativo della nostra Democrazia, dopo un quindicennio di  occasioni perdute per la rivoluzione liberale, necessaria in Italia, oggi più che mai, per risollevare il Paese dalla crisi morale ed economica in cui è precipitato

In questa prospettiva abbiamo il dovere di testimoniare una presenza autonoma dei liberali, convinti come siamo che, dopo tanti anni di isolamento e silenzio mediatico, sia proprio questa l’ultima occasione per lanciare un programma di autentica rivoluzione liberale.

Come Ti ho più volte manifestato, la Tua partecipazione a questo progetto ne rafforzerebbe fortemente le prospettive di sviluppo e lo renderebbe più credibile ai tanti liberali che in questi anni, dopo un iniziale entusiasmo per il miraggio, presto svanito, di un partito liberale di massa, si sono via via disamorati e sono refluiti nel privato, abbandonando l’impegno politico.

Giovedì 9 alle h. 17,30 terremo una Direzione Nazionale, alla quale, assieme ad altri amici, sarei lieto se Tu potessi partecipare per darci il prezioso contributo della Tua esperienza e della dedizione agli ideali liberali che Ti ha sempre contraddistinto.

Sperando di poterci incontrare, Ti invio i miei più cari saluti.

 Stefano de Luca  

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Caro Stefano,
 anzitutto grazie per quello che scrivi e pensi di me e che costituisce la prova di amicizia consolidata nel tempo e nei comuni ideali.
 Sono convinto anch’io che sia necessaria una nuova iniziativa politica e culturale per riaffermare, specie in questa ora buia, il valore dell’apporto dei liberali per una nuova stagione della Politica Italiana.
 Ho creduto, con l’entusiasmo delle mie convinzioni, alla possibilità di vedere la prosecuzione di quell'”umanesimo liberale” che avevo, tanto tempo fa, sognato.
 Credevo possibile il suo inserimento in quel “partito liberale di massa” a cui ho dato la mia adesione.
 Credo ora che i liberali, presenti in qualsiasi collocazione di area politica, debbano ritrovarsi per concorrere unitariamente a quella centralità democratica che occorre ricostituire anche con il nostro apporto.
 Mi sono dimesso, come Tu sai, dalla direzione Nazionale del P.D.L. e sono ancora Presidente dell’Unione Liberale di Centro, da tempo costituita insieme a Raffaele costa a Genova ed è operante una “consulta liberale” di cui faccio parte insieme al Sen. Musso ed altri amici e che ha, sino ad ora, operato all’interno del P.D.L.
 Ho recentemente esposto al Pres. Berlusconi le ragioni del mio distacco non ancora concluso.
 Questo non m’impedisce di dirTi che sono pronto a concorrere alla nascita di una “costituente liberale” che riunisca i liberali italiani al fine di contribuire, in modo autonomo, ad una pagina nuova della democrazia italiana.
 
Cari saluti.

Alfredo

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