Il paziente italiano (perché i tassi di crescita italiani divergono?) di Carlo Scognamiglio Pasini
Presentiamo un interessantissimo articolo del Prof. Carlo Scognamiglio Pasini. La pubblicazione è introdotta nella presente pagina ma, poiché è formata da una struttura di layout complessa, è disponibile nella sua interezza, in formato DOC, nel file allegato alla presente. Buona lettura a tutti quanti.
Il Paziente Italiano
“It is a riddle, wrapped in a mistery, inside an enigma….”. Winston S. Churchill, On Russia. Radio broadcast , oct. 1st 1939.
1. Lo strano caso del sistema Italia.
L’Italia e i suoi risultati economici hanno sempre rappresentato un caso enigmatico per gli economisti 1 . Ma mentre nel passato (cioè due generazioni fa) l’Italia rappresentava un caso di economia in rapida crescita, a un passo che oggi si direbbe “cinese”, negli anni recenti l’Italia ha rappresentato un caso – se non il caso – di un’economia a crescita zero.
Vi è innanzitutto la questione dell’invecchiamento della popolazione, che già provoca, e provocherà ancora di più in futuro, gravi problemi in termini di produttività e di welfare (pensioni, assistenza sanitaria). L’età media degli italiani è la più alta d’Europa, come conseguenza del fatto che il numero dei nuovi nati per ogni donna italiana è da lungo tempo il più basso in Europa (attualmente 1,26). La popolazione del nostro Paese diminuirebbe se non vi fosse l’immigrazione, perchè il numero dei residenti nati in Italia è sceso da 57 a 56 milioni, mentre l’afflusso di 3 milioni di nuovi immigrati ha portato il numero dei residenti a un record storico.
Questo tratto – che assieme all’elevato indebitamento del settore pubblico accomuna l’Italia e il Giappone – dovrebbe rappresentare l’argomento principale di una disciplina come l’economia che si fonda sull’applicazione di criteri scientifici all’analisi delle condotte umane. E in effetti per Smith e Malthus lo era, ma dopo di loro gli economisti hanno dedicato scarsa attenzione a questi fenomeni, probabilmente a causa dei gravi errori contenuti nella dottrina di Marx e di Lassalle, e dobbiamo quindi lasciare che questo argomento sia trattato da altre discipline. *(continua nel file allegato)
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