I liberali festeggiano l’Unità d’Italia

Il tricolore italiano, con tutti i suoi significati storici, morali, culturali, emotivi, è da sempre il simbolo del Partito Liberale Italiano e risiede nel cuore di ciascun liberale.

Per anni abbiamo invidiato quei popoli che si emozionavano di fronte alla propria bandiera, notando con dispiacere che la stessa cosa non avveniva nel nostro Paese.

Un ’egemonia culturale di matrice comunista, durata troppo a lungo, e disancorata dal sentimento di italianità, ha gravemente nociuto al necessario processo di sviluppo di una più forte coscienza nazionale.

In questi giorni, e gran parte del merito va ascritto alla decisa iniziativa del Capo dello Stato, si è sentita nell’aria una trasformazione. Settori che provengono da quel mondo, intriso di scetticismo nazionale, hanno rapidamente evoluto i propri sentimenti e si sono lasciate contagiare da una nuova, positiva, passione per il tricolore, per l’Italia, per la Patria. La festa del 17 marzo ha creato un nuovo clima, (da Torino a Palermo, dal Veneto a Lampedusa) di riscoperta del grande valore dell’italianità e di consapevolezza che quella unitaria è stata una straordinaria avventura rivoluzionaria, con un significato, prima ancora che politico e geografico, di carattere morale e culturale.

L’isolamento di alcuni modesti personaggi che hanno coltivato la gramigna dell’egoismo spingendo il Paese, se non verso la rottura, verso una sorta di separazione di fatto, è apparso completo. I volgari capi leghisti sono rimasti sempre più prigionieri del loro scontato e miserabile linguaggio anti-italiano, registrando finalmente il dissenso di una quantità sempre crescente di loro sostenitori.

Non si può, al di là dell’euforia della festa, non essere pessimisti sul presente e quindi sulle prospettive immediate della nostra Italia. Tuttavia, la magia di questo momento unitario non può non essere foriera della labile speranza di un risveglio delle coscienze. Un‘Italia che non può meritare la rozzezza del giustizialismo, o quella ancora peggiore del bunga bunga, così come la volgarità dell’incultura leghista o del vetero-sindacalismo della Fiom, deve votarsi all’ideale della modernità con le speranze e le sfide che essa racchiude.
Risvegliati Italia!

Il più grande omaggio che puoi rendere ai giovani eroi che hanno sacrificato la vita per l’Unità e ai grandi personaggi, come Cavour, Mazzini, Garibaldi, che hanno reso possibile il loro sogno, non può che consistere nel recupero, grazie al loro esempio, di una nuova “passione civile nazionale”.

Se questa speranza, da domani, risulterà concreta, i Liberali, richiamati in servizio dalla necessità della storia, faranno la loro parte.

Stefano de Luca

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