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I CENT’ANNI VINCENTI DEI LIBERALI

I cent'anni vincenti dei liberali

Guarda guarda, chi si rivede: i liberali. Ma non erano estinti?
Al contrario, se avete seguito la politica politicante degli ultimi anni, c’è sempre un momento in cui sia a destra che a sinistra e salvo rare eccezioni, tutti si dichiarano liberali. Tanto, che cosa costa? Dichiararsi liberali, è liberatorio.

I liberali rappresentano una vera e unica ideologia vincente sulle finte ideologie illiberali derivate dai rimasugli dell’hegelismo un utero comune per comunisti, fascisti, socialisti. Invece, il liberalismo è il pensiero sopravvissuto alle tristi guerre degli illiberali, oggi ancora sparsi e alla ricerca della strada di casa.

La novità è che a cento anni dalla nascita il Partito liberale riparte non come vecchiume ma come una necessità già annunciata a Roma con una celebrazione pubblica cui ha partecipato, con il centro destra e Forza Italia promotrici, alla ricerca dei liberali sparsi alla ricerca della via di casa.

Oggi, ci sarà un’uscita a Prato con il segretario nazionale Roberto Sorcinelli, il presidente Francesco Pasquali e tanti altri.

Perché gioire della rinascita dei liberali?

C’è un’Italia che è stata sempre maggioritaria che vuole riconquistare la sua leadership e che ha tutte le energie per farlo, Suona di parte? È vero. I liberali sono di parte e della parte giusta, quella che affiancò Berlusconi nel momento in cui fu impedita la presa del potere dei comunisti guidati da Occhetto, non appena caddero i muri.

 

Paolo Guzzanti

 

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