
GLI – Trent’anni dalla caduta del muro di Berlino
Il 9 novembre 1989 la caduta del muro di Berlino, evento storico ed epocale prodromico alla dissoluzione dell’URSS nel 1991 e alla fine del c.d. “secolo breve”, avrebbe dovuto sancire il trionfo della democrazia e del liberalismo in Europa.
Oggi, 9 novembre 2019, ricorre il trentennale della caduta del muro di Berlino e l’eredità è abbastanza misera: Polonia e Ungheria vantano “democrazie illiberali”, decenni di regime sovietico hanno soffocato le identità nazionali e il rigurgito dei nazionalismi ne è una diretta conseguenza; il bilancio della riunificazione tedesca è amaro, trent’anni dopo nella Germania dell’Est si rileva una disoccupazione dilagante ed un enorme divario economico, i cittadini si sentono fortemente traditi e tutte le fonti di informazione rilanciano quotidianamente l’“emergenza nazista” crescente.
Liberalismo e metodo democratico sono minacciati dagli egoismi nazionali, dall’esaltazione dell’“uomo forte” e dal razzismo: chi pensa che la battaglia per la libertà sia finita il 9 novembre 1989 si sbaglia di grosso.