Foibe, vergogna per il predominio culturale comunista
“Finalmente l’Italia ha ritrovato il coraggio di ricordare il 10 febbraio, triste ricorrenza del trattato stilato nel 1947, come giornata del ricordo della vergognosa pagina delle Foibe. Migliaia di morti, il cui numero effettivo non è stato mai accertato e per lo più privi di un riconoscimento e di una dignitosa sepoltura, scaraventati nelle Foibe carsiche dalla brutale violenza della teppaglia titina, con la complicità della vigliaccheria di molti connazionali. Oltre ad essi non possiamo dimenticare trecentocinquantamila italiani, che hanno dovuto abbandonare la loro terra ed i propri averi.
Per troppo tempo l’egemonia culturale comunista ha impedito di ricordare ed onorare questi fratelli, così duramente colpiti. Per decenni non si è potuto parlare di questa drammatica shoah italiana. Onoriamo i morti senza nome e senza sepoltura, ribadiamo la nostra solidarietà a chi ha perso tutto. Vergognamoci della subalternità al predominio culturale comunista, durata troppo a lungo”. Così Stefano de Luca, Segretario Nazionale del PLI, ha commentato la ricorrenza delle 10 febbraio