Fermiamo la strage del popolo libico
“Era prevedibile, il dittatore libico Gheddafi sta soffocando nel sangue la rivolta democratica e si avvia ad espugnare l’ultimo baluardo di Bengasi.” ha affermato il Segretario Nazionale del PLI Stefano de Luca. “IL mondo occidentale, dopo aver inneggiato alla rivoluzione, non è stato capace di assumere alcuna iniziativa concreta per evitare lo sterminio di molte migliaia di libici che invocavano libertà e democrazia, incoraggiati dal consenso del mondo civile.
“Era prevedibile, il dittatore libico Gheddafi sta soffocando nel sangue la rivolta democratica e si avvia ad espugnare l’ultimo baluardo di Bengasi.” ha affermato il Segretario Nazionale del PLI Stefano de Luca.
“Il mondo occidentale, dopo aver inneggiato alla rivoluzione, non è stato capace di assumere alcuna iniziativa concreta per evitare lo sterminio di molte migliaia di libici che invocavano libertà e democrazia, incoraggiati dal consenso del mondo civile. L’Onu , la Nato, l’Ue, gli Stati Occidentali, dopo aver discusso di un intervento per istituire una no fly zone, non hanno trovato l’intesa, con un ruolo assolutamente nullo da parte italiana.
Vediamo ripetersi il tragico destino del ’92, quando, dopo la riconquista del Kuwait, le truppe occidentali si astennero dal procedere per stroncare la dittatura di Saddam Hussein, con le disastrose conseguenze a tutti note.
Il PLI si unisce all’appello lanciato nei giorni scorsi dai leader liberali europei, Guy Verhofstadt, per chiedere di nuovo, in modo fermo, un immediato intervento al fine di evitare in Libia una nuova strage come quella in Bosnia.”