Enzo Palumbo, presidente del consiglio Nazionale del PLI, ha dichiarato:
Questi personaggi del così detto Popolo della Libertà sono propri strani: gettano la pietra e nascondono la mano, dicono una cosa e ne fanno un’altra!
In questi giorni si stanno moltiplicando i tentativi di picconare la Costituzione e le istituzioni di garanzia, a partire dal Capo dello Stato, al quale si vorrebbe ora togliere del tutto il potere di nominare il Presidente del Consiglio, dopo averlo surrettiziamente condizionato, con l’attuale vergognosa legge elettorale.
Ma, appena si alza la polemica, ecco che quelle proposte degradano ad iniziative personali, ovviamente sconfessate o minimizzate dai leader di quel partito.
Più o meno ciò che è successo coi manifesti di Milano, la cui responsabilità è stata assunta da chi chiaramente non li ha commissionati, mentre i veri committenti (vale a dire i vertici nazionali e locali del PdL), prima si sono dissociati e poi hanno solidarizzato coll’apparente responsabile.
Questi poi, dopo avere dichiarato la sua rinunzia alla candidatura, continua ad essere candidato e si appresta a fare ingresso trionfale in Consiglio Comunale, sull’onda della solidarietà di quei leader che inizialmente lo avevano sconfessato, mentre il candidato Sindaco Moratti, dichiaratosi incompatibile con quel candidato, finirà per fruire anche dei voti da lui ottenuti.
Insomma, un imbroglio dopo l’altro, che certo non fa bene alla Democrazia italiana, e, forse, neppure agli imbroglioni: perché a tutto c’è un limite!