…E adesso parlo io!!

È da diversi giorni che leggo articoli,  ascolto commenti, insinuazioni, interpretazioni personalizzate, verità accomodate a proprio vantaggio, iniziative arbitrarie, ed evito accuratamente di dire “sia dall’una che dall’altra parte” perché per me c’è una sola parte: quella dei Liberali. E tutto ciò perché?

Per un Congresso politico che deve essere un momento di grande visibilità e di armonia unitaria?  Un Congresso dove pare nessuno si vuole rendere conto che finalmente dopo diversi anni, siamo solo tra Liberali, ancora troppo pochi, ma Liberali?

Meno male che chi legge il sito non sono le testate dei principali quotidiani nazionali, se no a quest’ora immaginatevi le figuracce che sarebbero passate al grande pubblico attraverso i commenti ai vari articoli politici!

Figuracce, certo! Quello però che ci rimette all’esterno, ricordatevi tutti, è solo il simbolo del Partito Liberale . Ed è questo il modo ed il senso di rispetto verso un simbolo, che indubbiamente dovrà avere un aggiornamento ed un rinnovamento ai tempi anche per via Costituente , ma che comunque ha fatto le fortune politiche di tanti, attuale Segretario compreso?

Un simbolo che in questi giorni è stato vituperato e svilito a colpi di cavilli statutari, perfino con motivazioni labili e capziose, colpi di mano e forzature interpretative dei fatti . Complimenti! Che belvedere! Questi si che sono tradimenti, ma non alle persone, ma all’unico vero tradito : la dignità del PLI!

Allora, ecco un mio richiamo al senso più alto di rispetto verso un simbolo al quale ognuno di noi che ci crede deve un atto di fedeltà, perché la fedeltà in politica è verso le dottrine valoriali che sono contenute e riassunte dietro un simbolo e certo non verso le persone che lo dirigono pro-tempore, quelle cambiano , il simbolo resta; dove i rapporti umani ed amicali, se c’è stima reciproca, restano ma passano in secondo ordine rispetto al superiore bene verso un Partito ed al suo progetto futuro.

Questo mio richiamo potrei sintetizzarlo partendo dal presupposto unico ed inequivocabile : Partito Liberale Italiano, inteso quale espressione di sintesi del pensiero liberale , per la sua storia, per gli uomini che ne hanno fatto la storia e ne hanno promosso la sua divulgazione ed il suo consenso ai cittadini italiani.

Un Partito che ha assoluta necessità di rinnovarsi, oggi più che mai perché ha intorno a sé un clima politico stanco e confuso e cittadini sfiduciati dalla politica. Ci troviamo di fronte ad un nuovo 1994.  Questi elementi e condizioni dovrebbero essere quelle adatte per ridare slancio  a tutti noi dirigenti ed attivisti per fare in modo che gli obbiettivi non siano di ordine personalistico ma a favore della comunità Liberale tutta, compresa quella ancora fuori dal PLI . Obiettivi che devono essere rivolti, un esempio per tutti, all’esigenza di tutela ma anche di sviluppo dell’iniziativa privata e delle eccellenze imprenditoriali italiane. Obbiettivi di ripresa e rilancio economico per questo Paese, dove lo Stato sia relegato ad un ruolo di Notaio e non da socio di maggioranza dei cittadini.

Distinguiamoci dagli altri quindi, proprio perché sotto il simbolo c’è scritto “una scelta Etica prima di tutto”!!! Rispettiamola questa frase ed è dall’alto che deve venire il primo  buon esempio!

Io guardo più in là, altrimenti , secondo voi, perché mi sarei impegnato così in questo anno e mezzo, coinvolgendo  persone stimabili  per contribuire alla crescita del PLI, adoperandomi spesso proprio con la Segreteria, forse con troppa poca determinazione,  a ricreare le condizioni di una Unità Liberale tra Liberali di antica data? Neanche il web magazine esisterebbe se io non avessi spinto il Segretario ad attuarlo, se io non avessi proposto un Direttore che intuivo professionale, tanto per citare un esempio e ci metto anche Amiconi, Liberale dai tempi di Fontana dei Trevi,  il quale ha speso e non si è risparmiato per dare i suoi contributi alla visibilità.

Insomma,  avrei progetti ambiziosi per i Liberali, trovargli una casa comune e riunirli, ridandogli un potere contrattuale e di gradimento degno della considerazione che merita una formazione politica autenticamente Liberale .

Questa ambizione però ha bisogno di spazio, ha bisogno di ampliare le sue vedute ed i suoi orizzonti, ed il senso di rispetto verso il simbolo che sovrasta tutti noi deve essere tale da superare i confini dei personalismi e dei piccoli traguardi, altrimenti è il simbolo che viene tradito non altri.

Sotto il segno del PLI, invito e sollecito gli amici Liberali a riflettere sulla frase congressuale:  “la mia storia, il mio futuro, la mia libertà”, che non è riferita alle persone che sono rappresentate nella locandina,  ma è il Partito che parla di sé stesso a tutti noi e ci richiama all’ordine dicendoci : “ guardate Liberali, non infangatemi con meschini e furbeschi comportamenti, abbiate e portatemi rispetto, quel rispetto che vi ha permesso di  fare le vostre carriere politiche,  vi permetterà di farle domani in qualsiasi faccia io mi evolverò ”.

Detto tutto ciò, concludo esortandovi di evitare di farmi leggere, nello spazio riservato ai commenti,  un solo commento nel quale ci ravviso considerazioni di parte, perché l’unica parte alla quale guardo e dovreste guardare tutti voi, è il concetto di Liberalismo applicato alla politica e sviluppato nei programmi . E questo concetto è e resterà sempre trasversale, al di là di chi ha il timone del PLI oggi, al di là di chi l’avrà domani, al di là degli adeguamenti e rinnovamenti  che saranno da predisporre.

Qualcuno ogni tanto mi diceva per farmi essere più determinato e grintoso nelle situazioni: “Ricordati che sei la terza firma del Partito!”, ebbene, me lo sono ricordato e da oggi non me lo dimenticherò più!

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