Dopo il rigore, la promessa della crescita, ma quando?

“Mentre i sindacati conducono un’opposizione ad oltranza e priva di senso all’urgente riforma del lavoro, condizionando il PD che tergiversa dimostrando di esserne supinamente subalterno, il Paese è alla disperazione, con operai e piccoli imprenditori che tentano il suicidio. La destra si preoccupa soltanto di tutelare gli interessi del loro capo, – ha affermato il Segretario Nazionale del PLI Stefano de Luca – nel campo giudiziario e televisivo. Ma che fa il Terzo Polo per accelerare l’approvazione del provvedimento sul lavoro? Non dovrebbe sollecitare un intervento deciso del Governo, al fine di costringere le Banche a fare il proprio mestiere di finanziatori delle attività economiche, ed aprire l’indifferibile pagina della riforma fiscale che sta portando il Paese alla povertà e le imprese al fallimento?

Dopo il rigore, era stato promesso di intervenire per la crescita. L’Italia non può più aspettare. I Liberali intendono mettere in campo tutte le iniziative necessarie ad evitare un disastro ancora incombente.”

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