Disciplina giuridica dei partiti innanzitutto

“Prima ancora di pensare di abolire, o meglio, di riformulare il finanziamento pubblico, bisogna attuare l’articolo 49 della Costituzione, per dare ai partiti politici una disciplina giuridica rigida, basata sui principi democratici. Ogni soggetto politico deve poter decidere come organizzarsi liberamente, – ha affermato Stefano de Luca Segretario Nazionale del PLI – ma seguendo norme democratiche per l’elezione delle cariche interne e la designazione dei candidati, con regole di evidenza e trasparenza pubblica. I congressi nazionali e territoriali devono tenersi al massimo ogni due anni. Le iscrizioni devono essere comunicate al Comune di residenza per evitare doppie iscrizioni o fenomeni di corruzione come l’accaparramento di pacchetti di tessere da parte dei notabili. Per quanto concerne il finanziamento, le fonti principali non possono che essere elargizioni da parte degli aderenti, cui dovrà essere riconosciuto il diritto alla detrazione fiscale dei relativi importi, ovviamente limitandone l’importo massimo.”

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