Comunicato stampa: direzione nazionale 9 dicembre 2010

Alle ore 18:00 si terrà la riunione della direzione nazionale del PLI presso la sede del partito in via Uffici del Vicario 43, anche con collegamento in video conferenza.

All’ordine del giorno c ‘è l’esame della situazione politica in vista della votazione della fiducia al Governo.

Dopo la firma da parte del PLI della mozione di sfiducia, il Segretario Nazionale Stefano de Luca, ha inviato una lettera, che si allega,  agli altri leader dell’area di centro.

Il PLI, considera pericoloso per il Paese lo scioglimento anticipato delle Camere. Pone quindi, come condizioni prioritarie, un provvedimento di natura economica molto incisivo, di cui ha predisposto le linee fondamentali, ed una  riforma elettorale, che si potrebbe approvare in poche ore, costituita dall’abrogazione dell’attuale legge, riportando in vigore quella precedente, sicuramente migliore, anche se non ideale.

        Tale ultima iniziativa, in caso di non accoglimento da parte delle altre forze parlamentari, sarà oggetto di un’iniziativa referendaria già predisposta.

 Ufficio stampa

Roma 9/12/2010

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Lettera aperta agli On.li Gianfranco Fini, Pierferdinando Casini e Francesco Rutelli

Carissimi Gianfranco, Pierferdinando e Francesco,

la presentazione della mozione di sfiducia al Governo da parte delle forze politiche del Centro liberale, democratico e riformatore segna una tappa fondamentale per avviare in Italia il ritorno alla  normale vita democratica.

          La fine del Governo Berlusconi concluderà una pericolosa fase, forzatamente bipolare e sostanzialmente dominata da una singola personalità che ha assunto un atteggiamento padronale verso le istituzioni repubblicane, generando, per naturale reazione,  una opposizione motivata in termini esclusivamente antagonisti e che, anche per questo, non appare da sola in grado di rappresentare una credibile alternativa.

          Il PLI, attraverso il proprio unico rappresentante in Parlamento, on. Paolo Guzzanti, ha convintamente e sin dal primo momento aderito all’iniziativa, considerandola come il punto di partenza per la ripresa politica, economica e morale dell’Italia.

          Secondo i liberali la “rivoluzione liberale” passa innanzi tutto dal recupero della  fiducia degli italiani, che, se saggiamente governati,  saranno in grado di trovare la forza di affrontare i sacrifici necessari e la capacità di raccogliere le sfide più difficili per restituire al Paese il ruolo che gli compete nel novero delle democrazie occidentali.

          Quella larga parte del corpo elettorale che progressivamente, ed in misura via via crescente, diserta le urne va  recuperata alla Democrazia rappresentativa, per evitare il rischio che il Paese si spezzi nell’indifferenza generale.

          Il compito  di indicare la strada  spetta a Voi, quali leaders rappresentativi delle maggiori formazioni politiche del nascente Polo della Nazione o della Responsabilità Nazionale, comunque si chiamerà, che i liberali hanno sempre invocato e finalmente oggi può nascere.

          Il PLI, consapevole della propria modesta consistenza numerica, ma forte del suo patrimonio ideale etico e culturale, intende fare fino in fondo la propria parte per evitare disastrose elezioni anticipate e proporre, insieme a Voi che ve ne siete fatti promotori, una piattaforma programmatica attorno a cui possa costituirsi una nuova coalizione che affronti le emergenze del Paese.

          Il primo obiettivo è quello  di ricercare una diversa maggioranza anche al Senato, facendo appello al senso di responsabilità dei non pochi parlamentari che, ancora dibattuti tra la gratitudine al leader che li ha fatti eleggere e la lealtà verso la Costituzione e  gli interessi del Paese, potrebbero, una volta esaurita la attuale fase di confusione, decidere di sostenere un Governo che abbia come obiettivi principali la ripresa economica ed occupazionale, una nuova legge elettorale che consenta agli elettori di scegliere i loro rappresentanti,  ed il ripristino di corretti rapporti istituzionali con gli altri poteri dello Stato.

Roma 05.12.2010

Stefano de Luca

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