Chiarimento definitivo sulla vicenda Guzzanti

Sono esterrefatto nel leggere quanto scrivono, tra gli altri, Simona Chiti, Zulawski e Micarelli, che spero siano dovute a mera disinformazione o disattenzione.
Basterebbe aver letto con attenzione quanto Guzzanti è andato scrivendo sul suo blog per rendersi conto delle deliranti affermazioni di Guzzanti, piene di frasi offensive per il PLI e per il suo segretario, e quindi evitare l’inutile domanda,  alla quale giustamente Stefano de Luca ha evitato di rispondere per non accrescere la polemica.
Mi sono preso la briga di fare io una piccola selezione di queste perle di eleganza, per memoria dei miei interlocutori, che, pur avendole lette, le hanno evidentemente rimosse.
Estraggo dal blog Rivoluzione Italiana di Paolo Guzzanti alcune perle, che suggerisco di rileggere attentamente:
13.12.2010: “Ho sfiduciato SB secondo coscienza e ho abbandonato il PLI al suo destino piccino e provinciale. ……ho deciso di abbandonare il PLI rimettendolo là dove l’ho trovato: nel solco di una prospettiva provinciale, asfittica e insignificante. ……Non ho gradito che con tono gradasso e imperativo si osasse ordinare a me di fare ciò che stavo già facendo di mia iniziativa,………..il miserrimo PLI, guidato da un segretario dimissionario che però resta in carica a far danni …..”.
14.12.2010 h. 14,31:” non HO GRADITO CHE il segretario del PLI, Stefano de Luca,…..abbia preteso, con comunicati arroganti e duceschi di guidare e determinare le MIE decisioni.
Del resto de Luca è un segretario dimissionario e dunque non è certo un leader
14.12.2010 h. 15,01: “il segretario si è dimesso due volte in direzione. Dunque il PLI non ha segretario”.
15.12.2010 h. 00,46:  “de Luca – fingendosi dimissionario per ben due volte in direzione nazionale, ….Il partito non mi ha affatto “seguito”, ma ha finto di darmi ordini perentori e inaccettabili”.
26.01.2011 h. 00,12: “Con una manovra sciagurata l’attuale dirigenza dimissionaria cerca di tenermi fuori dal partito come un reietto……… Mi auguro che l’amico che conosce i suoi polli, lanci bombe a strappo nel pollaio nemico e faccia volare piume e starnazzi…. ti prego di appendere nella bacheca del sito del PLI (ma la censura te lo impedirà)…”
26.01.2011 h. 10,19: “Finora è andato di sconfitta in sconfitta. Fiuggi è stata una beffa perché De Luca ha sbagliato dicendo quel che io già allora sapevo essere falso;….. Il Pli “non è” nel Terzo Polo. Io, sono nel terzo polo. Non il PLI… questo partito moribondo e privo di qualsiasi futuro, ….

26.01.2011 h. 11,20: “non un solo risultato, ma soltanto chiacchiere……  Ancora per Enzo Lombardo: io ti voglio un bene dell’anima, ma mi hai fatto veramente incazzare, tant’è vero che del tuo lungo sproloquio ho letto meno di un terzo e poi mi è passata la voglia. Sintesi, per favore, e meno seghe mentali”.
26.01.2011 h. 17,23:” io vedo solo una scia di errori, presunzioni, equivoci, malintesi, tempi morti, nessuna barra al timone”
26.01.2011 h. 15,49:”La vecchia classe dirigente ha fallito malgrado i miei avvertimenti, non ha capito che cosa stava succedendo (ricordi quando io contro tutti escludevo le elezioni anticipate perché io capisco la politica e gli altri parlano a vanvera?) e naviga neanche a vista: naviga imbarcando acqua”
27.01.2011 h. 00,19:”il partito era cadavere prima che arrivassi, ha vissuto mediaticamente fino al 14 dicembre, ed è tornato nel cono d’ombra.. oggi è una bocciofila. mi è venuta un’idea bizzarra per la mente: sai che faccio? Quasi quasi io lunedì mi iscrivo al PLI, mando il fax, faccio il bonifico, tutta la procedura”.
27.01.2011 h. 22,38: “Che dici? Troverò difficoltà postali? Che dici, ci saranno intoppi?
05.02.2011 h. 12,32:” come mai Guzzanti dà la sua versione sul suo blog e qui vi rifiutate di pubblicare la sua lettera aperta al segretario? Che razza di liberali siete?
10.02.2011 h. 13,29:” ….Usando il mio account di posta hai insultato il mio più caro amico, il nobiluomo Stefano de Luca e me lo hai reso nemico”.
10.02.2011 h. 20,48:”hai usato il mio server della gleba per inviare a mio nome una spregiudicata e diabolica e borghese lettera al compagno de Luca.. …Io credo che una passeggiatina alla Lubyanka farebbe comunque al caso tuo. Qui non si tratta di bontà. Il partito non conosce bontà ma soltanto la giustizia della storia e la misericordia di nostro signore”.
09.02.2011 h. 09,37: “….basta leggere l’orrenda risposta che de Luca dà alla nostra Simona…De Luca ha fallito l’aggancio con Rutelli per sua colpa e tutto quello che è accaduto a Fiuggi è stato, purtroppo, fumo negli occhi e io sapevo perfettamente che lo era perché non c’era affatto stato l’accordo che de Luca vantava…. sostenere la nascita di un nuovo partito liberale emendato dall’ésprit della bocciofila palermitana
12.02.2011 h. 15,28:” …..Potrebbe lei stesso recapitare a nome della collettività dei liberi e dei mai vinti una corona di crisantemi?”
E’ facile constatare come il linguaggio di Guzzanti sia da caserma più che da partito, e comunque non compatibile col partito liberale, che è un’associazione di persone per bene, che non è piccina, provinciale, asfittica, insignificante, miserrima, non usa toni gradassi o imperativi, arroganti o duceschi, non da ordini perentori e inaccettabili, non conduce manovre sciagurate, non usa la censura, non è moribonda e senza futuro, non fa chiacchiere e seghe mentali, non è senza segretario e senza barra, non imbarca acqua, non è un cadavere né una bocciofila, non inventa intoppi postali, non impedisce a nessuno di pubblicare sul suo sito tutto ciò che è appena pubblicabile, non frequenta la Lubyanka, non da risposte orrende, non propina fumo negli occhi, e comunque non merita una corona di crisantemi!
La dirigenza del PLI può certo avere commesso errori, e probabilmente, tra i tanti,quello di avere dato credito ad una persona che non lo meritava; ma si tratta di errori politici sempre  commessi in buona fede e pensando esclusivamente al bene del Partito e del liberalismo italiano, e giammai ai propri meschini interessi di bottega: se l’avesse fatto, avrebbe certo goduto di migliore sorte, ma avrebbe perso la sua anima liberale.
Esaurite le espressioni da caserma che il PLI, il suo segretario e la sua dirigenza hanno dovuto subire da una persona che, almeno sino al 13 dicembre, ha condiviso tutto, ma proprio tutto, di quella Segreteria e di quella dirigenza, passo a parlare del merito della vicenda.
Sarebbero, come dice Simona Chiti, “strani” il Presidente ed il Segretario del PLI, perché  “avrebbero dato mandato a Guzzanti di votare la sfiducia prima di ascoltare la replica di Berlusconi alle proposte del PLI”.
A me sembra invece “strano” l’atteggiamento di Guzzanti, che ha ignorato il ruolo della Direzione Nazionale del PLI, non partecipandovi, conducendo un’operazione riservata e solitaria di cui non ha mai voluto rendere conto ad alcuno, mentre ha considerato come una ”imposizione” l’indicazione di voto che la Direzione gli aveva dato, proprio sulla base di quanto affermato da Berlusconi prima del suo intervento al Senato, in termini che lo stesso Guzzanti aveva ritenuto insufficienti (cfr. ADN Kronos  11.12 2010: ”Se la formula scelta da Berlusconi e’ la stessa che pensa di usare nel suo discorso in Parlamento -spiega Guzzanti all’ADNKRONOS- e’ talmente generica che non risponde alle nostre richieste”).
E del pari strane ed incomprensibili le clamorose dimissioni di Guzzanti che, ricevuta la deliberazione della Direzione del 13 dicembre, confermativa dell’insufficienza delle dichiarazioni rese da Berlusconi al Senato,  prima si è preso 24 ore di riflessione (su che?), e poi ha votato in conformità alla decisione del Partito, al contempo abbandonandolo con dichiarazioni fortemente polemiche sul piano personale ma prive di una motivazione politica, che non poteva esserci, posto che la decisione della Direzione ed il voto di Guzzanti avevano finito per coincidere.
Ed allora, se il voto, obbedendo alla sua coscienza, è stato conforme all’indicazione del Partito, dove sta il problema? Perché avrebbe dovuto essere nervoso? E da cosa nasce quel nervosismo?
Possibile che a nessuno venga in mente una spiegazione diversa da quella che Guzzanti ha ritenuto di dare?
Non vi sorge il sospetto che Guzzanti si sia indispettito perché politicamente costretto a votare una sfiducia che non voleva più votare?

E ciò proprio perché il Partito era stato vigile e si era rifiutato di avallare col silenzio un suo personalissimo ed inaccettabile accordo col PdL, che avrebbe finito per smentire clamorosamente la linea personale di Guzzanti (tre libri in due anni), la linea politica del PLI, la firma apposta a novembre da Guzzanti in calce alla mozione di sfiducia ed in definitiva l’alleanza col Nuovo Polo, che il PLI aveva responsabilmente scelto col consenso dello stesso Guzzanti.

Per il PLI la cosa più facile e forse anche produttiva sarebbe stata quella di assistere in silenzio alle manovre personali del suo unico deputato, ignorare le giuste preoccupazioni degli alleati, ed infine assecondare un Guzzanti divenuto nuovo sostenitore del Governo accontentandosi del fatto che Berlusconi aveva citato il PLI nelle sue comunicazioni al Senato con generiche dichiarazioni di apprezzamento per le sue richieste politiche in tema di legge elettorale e di privatizzazioni.

Qualcuno si è chiesto il perché di quella citazione, e se essa non possa essere dipesa da una sotterranea ed innominabile trattativa per ottenere il voto favorevole di Guzzanti?

Ma c’è forse qualcuno che può pensare che Berlusconi fosse stato folgorato dalle proposte del PLI?

E, se così fosse, perché mai, dopo,  il Presidente del Consiglio avrebbe fatto, esattamente il contrario di quanto aveva pure detto, a chiacchiere, di apprezzare?

L’apprezzamento era per le proposte del PLI in tema di legge elettorale e di privatizzazioni oppure era un piccolo specchietto per allodole, al solo fine di consentire a Guzzanti di giustificare il suo eventuale voto di fiducia?

Vi siete chiesti con chi in quei giorni Guzzanti si è incontrato e di che cosa hanno parlato in privato?

E siete proprio certi che abbiano parlato solo di riforma elettorale e di privatizzazioni?

Proprio nessuno si è chiesto come mai un contratto di collaborazione col Giornale che, nella trasmissione In Onda di Luca telese del 5 dicembre alla TV7, Guzzanti aveva affermato essere in scadenza da lì a qualche mese, ora invece andrà stranamente a scadere nel luglio del 2012 sempre a detta di Guzzanti (affermazione fatta sul suo Blog il 5 febbraio scorso, in nota al commento di tale Scandale)?

E come si fa a non chiedersi perché mai Guzzanti non ha partecipato alla votazione del 2 febbraio sulla sfiducia al ministro Bondi ed alla votazione del 3 febbraio sulla restituzione degli atti alla Procura di Milano?

Ed anche a non chiedersi come mai, dopo anni di ostracismo e subito la firma di Guzzanti ricompare sul Giornale di Sallusti, il diavolo tentatore del 5 dicembre, con una lettera che, pur con tutta la prudenza del caso, sembra fatta apposta per cominciare l’operazione di sganciamento dal nuovo Polo?

E non dice  nulla, ma proprio nulla, il fatto che Guzzanti , dopo quella lettera, si sia rifiutato di dare una risposta, semplice e chiara (che il SI sia SI, ed il NO sia NO!), a chi gli ha chiesto sul suo blog se è iniziata l’operazione di avvicinamento a Berlusconi?

Ma è mai possibile che non si riesca a fare due più due, senza che qualcuno sia costretto a spiegarlo con pignoleria  ed anche nel dettaglio, come pure sarebbe possibile fare, e però col rischio di scadere nello sgradevole gossip?

Ed a nessuno è mai sorto il dubbio che una persona che afferma: “l’ operazione è mia e la conduco io da solo” può essere definito in tanti modi, tranne che come liberale?

Micarelli, lei crede veramente che la leadership di un personaggio così egocentrico e volubile, che autodefinisce “geniale” il suo comportamento,  “avrebbe potuto far bene al PLI per tornare nello scenario che conta”?

Ma, a quale scenario si riferisce, forse a quello squallido dei nostri giorni, fatto di insulti, di invettive, di assoluto disprezzo per le Istituzioni, di polemiche disgustose , di furbizie e di squallido trasformismo, uno scenario al quale i liberali vogliono restare estranei e che vorrebbero contribuire a cambiare?

Confermo, caro Zulawski, siamo una piccola famiglia politica elitaria, e ne siamo orgogliosi, come siamo consapevoli che questo atteggiamento potrà solo danneggiarci sul pieno degli interessi materiali, ma ci dà una grande soddisfazione morale, e ci fa camminare a testa alta.

La nostra diversità consiste nel non volerci omologare alla attuale militanza da stadio, esclusivamente contro qualcuno o qualcosa, anche a costo di apparire nostalgici. Per noi contano i nostri valori identitari, che nella attuale fase politica ci condannano ad essere minoritari.

La nostra scelta liberale non significa, come per i partiti oggi dominanti, il semplice uso di una denominazione come un’altra (magari di ispirazione calcistica o botanica), ma vuole indicare un sistema valoriale, rispetto al quale intendiamo essere rigorosamente conseguenti nei comportamenti pubblici, come in  quelli individuali.

Un sistema valoriale che aveva bisogno di essere affermato anche con l’attività legislativa (a cominciare dal ddl sulla legalizzazione della prostituzione, elaborato on line sul Forum del PLI e poi recepito dal Consiglio Nazionale e mai presentato), ed in genere con quella parlamentare del deputato Guzzanti, che negli ultimi due anni è stata praticamente eguale a zero (indice di attività 0,17, tra i più bassi di tutto il Parlamento).

Last, but not least, essendone il tesoriere pro-tempore, sono andato a controllare quali e quanti siano stati i contributi del deputato Guzzanti alla piccola cassa del PLI, ed ho dovuto constatare che ha provveduto a versare solo il contributo annuale per gli anni 2009 e 2010, in tutto € 104,00; forse, qualche Euro in più, da una persona con quei redditi, non guastava!

Maurizio Irti

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