
Chi vincerà?
Chi vincerà ? questa è la domanda che ci lascia l’anno che è appena terminato.
Chi vincerà ? coloro che dedicano la loro vita a progettare come procurare il dolore altrui, i terroristi organizzati dell’Africa e dell’Asia o quelli individuali del mondo occidentale, coloro che approffittando di una società aperta ammazzano bambini inermi, stuprano donne indifese, portano il lutto nelle scuole e nelle famiglie con noncuranza o addirittura vanto, tutti questi vinceranno ?
Gli intrepidi maghi della gestione informatica che approfittano dell’anonimato per minacciare la libertà altrui, gli hackers che oggi hanno piegato ai loro voleri un colosso come la Sony, domani chissà, vinceranno anche questi ?
Gli avvoltoi che incuranti dell’economia reale speculano finanziariamente sulle attività produttive senza minimamente curarsi di ogni risvolto sociale, anche questi vinceranno ?
Chi fa dell’uso del territorio un mezzo per nascondere veleni e per moltiplicare le proprie fortune economiche, insensibile ai problemi della salute degli altri cittadini del mondo, anche questi vinceranno ? magari insieme a coloro che usano il ricatto e la violenza per accumulare patrimoni economici ai danni di tutte le aziende che lavorano onestamente, con il pieno rispetto delle regole e delle leggi ?
Certo la complessità della società mondiale che abbiamo creato rende sempre più facile l’insorgere di attività che si pongono completamente aldi fuori di ogni rispetto verso la libertà degli altri individui, potendo prosperare ai danni delle comunità di ogni parte del mondo e spesso a danno dei segmenti sociali più deboli.
L’anno appena trascorso ha visto purtroppo un aumento incredibile di tali attività: i problemi che il 2014 lascia da risolvere all’anno che inizia sono immani e ad oggi senza un tracciato che porti a soluzioni possibili.
Ma sperare è obbligatorio: nonostante i tanti problemi che attanagliano la vita quotidiana di noi Italiani, le difficoltà economiche che stanno accompagnando la nostra vita in questi anni, nonostante il malaffare che vediamo troppo spesso affiorare, nonostante le difficoltà di una società mondiale così complessa ed interconnessa da essere diventata estremamente vulnerabile io credo che possiamo contare sull’impegno civile di milioni di individui in Italia e miliardi nel mondo che già oggi svolgono il proprio dovere con umiltà nel pieno rispetto dei diritti altrui: potremo essere feriti dalle azioni criminose di individui senza scrupoli morali ma certo continueremo tutti a lavorare per la crescita dell’umanità intera.
Questi miliardi di individui sapranno battersi per un mondo sempre più libero realizzando uno sviluppo sostenibile, capaci di non farsi condizionare da chi ha abbracciato il lato oscuro dell’uomo: vinceremo noi, persone che ogni giorno hanno la capacità di mettersi in discussione e di domandarsi se le loro azioni costruiscono davvero un mondo migliore: sino a quando cercheremo di farlo la vittoria sarà nostra: e questo è anche l’augurio che possiamo farci per il prossimo anno.