Basta con gli imbrogli a favore dei beni ecclesiastici

“Con l’accordo bipartisan  Pd – Pdl è stato approvato, nella manovra, il solito emendamento- imbroglio che rinvia ad una valutazione successiva in merito alla sussistenza dei presupporti sul valore sociale delle attività della Chiesa, per esentarle dall’Imu. I contribuenti tartassati dalla manovra sono indignati.  Il Governo non può rendersi complice, ancora una volta, del Vaticano in simili manovre vergognosamente elusive. La Chiesa deve pagare l’Imu come tutti gli altri, – ha affermato Stefano de Luca Segretario Nazionale del PLI – anzi, la gravità della situazione economica impone urgentemente di ridurre la quota dell’8 per mille, al 4 per mille. Vuol dire che se i cittadini riconoscono che le strutture ecclesiastiche svolgono attività benemerite per la comunità, aumenteranno le elemosine. Se invece, il Vaticano decidesse di cedere una parte del suo sconfinato patrimonio, risponderebbe a quel canone di povertà che le gerarchie ecclesiastiche predicano ma non praticano.”

Condividi su:
CATEGORIES

COMMENTS

Utilizziamo i cookie per garantire la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne stia accettando l'utilizzo. Più informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi