AGCOM, PLURALISMO DI FACCIATA
“Sono fioccate multe ingenti a Rai e Mediaset per aver trasmesso, a reti unificate, il messaggio di Berlusconi. Questo perché il Presidente di Agcom, Corrado Calabrò, nominato di recente dal Premier, ha capito che il vento cambia e che l’uomo di Arcore è in declino. Dopo giorni e giorni in cui si è parlato solo della sconfitta di Berlusconi – ha affermato Stefano de Luca, Segretario Nazionale del PLI – e dopo mesi di discussioni sul bunga-bunga, quando il Premier ha voluto parlare pubblicamente, sia pure nel suo modo ridondante e invasivo, l’Agcom è intervenuta con la scure. Si parla all’unanimità del bavaglio operato da Berlusconi, a noi sembra obiettivamente, che questa intimidazione serva a metterlo a lui.
La dimostrazione è che quando il Partito Liberale si è rivolto all’Agcom per l’applicazione della par condicio, non ha ottenuto un solo fotogramma, perché il Garante non ha avuto nessuna convenienza a muoversi. L’Italia ha bisogno di cambiare e navigare sull’onda del pluralismo e del rispetto di tutte le opinioni, compresa quella del Premier, come di tutte le opposizioni e tra queste, quella del PLI, completamente oscurato.”